SESSANT'ANNI NEL PAZZO MONDO DELLA MOSCA ITALIANA

Questo mio è dedicato a tutti quei Pescatori a mosca di ogni età ed epoca che hanno la mente decisamente aperta e il dono dell'obbiettività assai sviluppato, quindi se avete un vostro mito esclusivo in questo campo ( pesca a mosca), se sapete di indossare a priori il paraocchi su tecniche e argomenti riguardanti questo sport, una mente chiusa all'imparzialità di giudizio e alla libertà di pensiero, o siete dei difensori e tifosi sfegatati e ad oltranza di uno o più presunti maestri del settore, …….insomma se vi rendete conto e vi sentite decisamente FAZIOSI sull'argomento

 

VI SCONSIGLIO….ripeto!, SCONSIGLIO!!! DI PROSEGUIRE QUESTA LETTURA e di dedicarvi ad altro, questo perché ognuno di noi ha il sacrosanto diritto e la libertà di scegliersi e osannare tutti i miti in cui crede (e che si merita), questi vanno sempre rispettati e preservati dai fan come cosa preziosa, anche se lontani anni luce dalla verità e realtà concreta dei fatti……. PERCHE' APPUNTO…... SONO DEI MITI!!.

SIETE STATI AVVERTITI!!…….POI NON SI ACCETTANO LAMENTELE!!.

 

Chiuso in casa per la pandemia, migliaia e migliaia di pensieri turbinano nella mia mente, quale migliore occasione per esternare qualcosa che appesantisce il mio animo da tantissimi anni, sicuramente darà fastidio a qualcuno, forse anche a più di uno, alcuni potrebbero anche offendersi,

certamente perderò diverse amicizie ma non fa nulla, alla soglia delle 5000, limite massimo del Social in cui posto, farò spazio alle nuove innumerevoli richieste che al limite consentito non posso più accettare.

Mai esibitomi sul palco di un CIRCO chiamato PESCA A MOSCA, io sono da sempre una vecchia piccola, piccolissima scheggia impazzita del sistema, molto, molto pericolosa, dato che sono in grado di dimostrare inequivocabilmente, sempre e in ogni caso tutto ciò che dico e tutto ciò che faccio, con alle spalle un bagaglio tecnico impensabile!, inimmaginabile!!, dimostrato senza ombra di dubbio da oltre 1300 miei video su Youtube, tra costruzione artificiali e autentiche azioni di pesca a mosca secca, sommersa, ninfa e streamer, ecc. ecc., inoltre gestisco una seguitissima, autentica specialissima rivista di pesca a mosca on line su Facebook, con articoli, video, curiosità, immagini ecc.ecc..

Per tale motivo molte persone che prima mi hanno cercato volendomi al loro fianco per farsi belli avendo ricevuto un mio deciso categorico rifiuto, ora cercano di contrastarmi in tutti i modi possibili, alcuni ( grandi ipocriti chiacchieroni ), arrivano addirittura a parlare male di me, per fortuna che mio nonno Morando fin dalla tenerissima età mi ha insegnato che i DEBOLI DI MENTE hanno sempre la bocca aperta, di questi in giro c'è ne sono veramente a iosa quindi non è da farci caso o preoccuparsi.

 

Certo che uno spirito libero, un vecchio lupo solitario indomabile con sessanta e più anni di vera e reale esperienza in questo campo a 360 gradi mai legatosi a niente e nessuno, associazione club o altro da sicuramente fastidio a certa gente, quindi non essendo riusciti a plagiarmi o a farmi indossare il loro misero abito fornito di elegante paraocchi hanno da sempre una fottuta paura a confrontarsi con me, per loro uno che parla poco e fa solo fatti concreti è molto….molto pericoloso, perché contro i fatti purtroppo non ci sono parole che tengono, quindi di fronte a me si sentono nudi, deboli e disarmati, come in realtà lo sono sempre stati, consci che uno di questi giorni forse avrei vuotato il sacco e iniziato a metterli alla berlina uno dopo l'altro e non solo,….

 

QUEL GIORNO E' ARRIVATO!!.

NESSUNO MAI FORSE PER MANCANZA DI CORAGGIO, VI HA RACCONTATO LA REALE EVOLUZIONE DELLA PESCA A MOSCA IN ITALIA.

Oramai avanti con l'età ho perso quasi tutti i capelli e i pochi rimasti sono decisamente argentei, insieme ad essi sono caduti anche tutti e sottolineo TUTTI ' i peli della mia lingua, quindi prima che il mio tempo passi….speriamo il più tardi possibile!, voglio sollevare un polverone denso, secco e sgradevole come una tempesta di sabbia nel deserto del Sahara che accecherà diverse persone.

Mi rivolgo soprattutto a tutti i pescatori MOSCAIOLI vecchi e nuovi che senza accorgersi hanno involontariamente indossato il paraocchi fin dall'inizio della loro avventura nel nostro (ex nobile mondo), non accorgendosi a causa di questa limitatezza visiva e mentale che in realtà la pesca a mosca,...definita ARTE, è un mondo a 360 gradi…. Un autentico STILE DI VITA che non può e non deve essere inteso e visualizzato solo ed esclusivamente in un unica direzione.

Tutti dicono che a Natale bisogna essere più buoni, io con questo scritto non voglio essere cattivo, voglio solo raccontarvi come realmente sono andate le cose.

Per anni le ultime leve (chiaramente non tutte) e non solo della moderna pesca a mosca, hanno accusato noi vecchi per il depauperamento delle popolazioni endemiche, trote e temoli in particolare,...quante volte mi sono sentito dire…. voi avete ucciso e portato a casa, quante volte siamo stati additati e trattati in malo modo, ma realmente chi ha distrutto e depauperato dando il definitivo colpo di grazia ai nostri ecosistemi torrentizi e fluviali dagli anni 1980 in poi sono stati solo ed esclusivamente quelli che io chiamo “LE VOLPI DEL SISTEMA”, che nascondendosi dietro alla moderna moda del catch and release hanno fatto più danni di uno sciame di cavallette in un campo di lattuga.

Ora cercherò di farvi capire chi sono, cosa hanno fatto e quali siano le loro effettive responsabilità.

Si è voluto diffondere questa tecnica a tutti i costi, ( convinti di fare cosa giusta ), nessuno ha pensato di valutare attentamente gli effetti collaterali che sarebbero scaturiti dall'enorme massa di pescatori con la mosca venutasi a creare sino ad oggi, tanto da farla percepire non più una tecnica di pesca come le altre ma una vera autentica MODA da seguire assolutamente e a tutti i “COSTI”…….e a questo punto entra in gioco il “COSTO” IN DENARO.

 

QUANDO CI SONO DI MEZZO I SOLDI ….sappiamo tutti come va a finire, chiaramente non voglio colpevolizzare più di tanto questi FAMOSI!?!? personaggi che hanno saputo cogliere l'attimo cercato di arrotondare lo stipendio, dato che ho convinzione che per quanto riguarda l'esclusiva diffusione della tecnica nuda e cruda è stato fatto sicuramente in buona fede, l'unica concreta colpa di questi è che hanno puntato soprattutto al denaro che si poteva raccogliere, non considerando affatto le reali effettive conseguenze di una forte incontrollata diffusione.

La scienza predica che ad ogni azione corrisponde una reazione dalla forza uguale e contraria, vediamo ora ….CAUSE ED EFFETTI COLLATERALI.

 

VADO ORA A RACCONTARVI CIO CHE HO CONSTATATO E VISSUTO IN PRIMISSIMA PERSONA NEL VOLGERE DEGLI ANNI, SENZA OVVIAMENTE VOLER FARE DI TUTTA UN ERBA UN FASCIO.

Con questo scritto chiaramente NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE TOGLIERE NIENTE A NESSUNO, TANTO MENO OFFENDERE O DENIGRARECHI CHE SIA, tutto ciò che andrò a raccontarvi rispecchia solo ed esclusivamente ciò che in questi anni ho effettivamente percepito e constatato, cercando prima di tutto di usare la massima CORRETTEZZA intellettuale e la massima OBBIETTIVITA', dote che attualmente praticamente nel nostro amato sport non esiste più.

COSI' INIZIA LA MIA STORIA!.

Cosa dire!!, certo che di acqua sotto i ponti ne è passata veramente tanta,...ma tanta tanta da quando per la prima volta ho impugnato una canna da mosca, era il 1960, mi trovavo in quel giorno con tutta la famiglia per un pic- nic lungo le sponde del torrente Ambro, nel comune di Montefortino ( AP ), e con una imitazione di ape e una canna in tre pezzi in bambù esagonale uscita non si sa da dove catturai la mia prima trota, ci trovavamo esattamente nelle immediate vicinanze del santuario della Madonna.

Anche se giovanissimo restai contagiato irrimediabilmente da questa tecnica di pesca, la cosa fu immediatamente percepita, compresa e avvallata da tutta la mia famiglia.

 

La mia completa emancipazione arrivò dopo diversi anni ma nel frattempo coinvolgendo il mio numeroso nucleo familiare e relative amicizie, ebbi comunque la fortuna di pescare accompagnato in moltissimi fiumi e torrenti del centro Italia, Ticino, Sesia, Adige, Isonzo, Sangro, Tirino, Volturno, Nera, Aventino ecc ecc.

Arriviamo ai primi anni 1970 e con la conquista di una patente di guida e una cinquecento beige inizio la mia avventura su tutto il territorio nazionale.

Mi presentai sulle rive di moltissimi grandi fiumi e torrenti italiani con un livello tecnico decisamente notevole, la mia curiosità innata e le innumerevoli esperienze di pesca pratica già fatta avevano maturato in me un senso dell'acqua molto raffinato, il mio lancio era decisamente all'avanguardia, anche nella costruzione degli artificiali avevo acquisito notevole manualità e capacità interpretativa dei vari insetti e dei loro stadi, inoltre già ero in grado di usare con grande maestria tutte la tecniche,…..ossia, mosca secca, mosca sommersa, ninfa classica ( dove ero decisamente bravissimo soprattutto nella specialità a vista ) e streamer.

Nel Lancio i loop stretti code angolate da me effettuate rasentavano la perfezione assoluta…..compresa una doppia trazione perfetta e potentissima.

 

Gli anni settanta furono meravigliosi, fiumi ricchissimi nonostante la notevolissima pressione di pesca, dovuta soprattutto dalla mancanza di regole ( pensate che nel fiume Nera si poteva pescare con il bigattino e pasturare), la pesca professionale e il bracconaggio imperversava per tutto l'anno, nonostante ciò la notevolissima riproduzione naturale rimediava alla grande a questo sfacelo.

In quegli anni noi moschisti eravamo veramente pochissimi, nella mia zona, regione Marche e nella vicina Umbria, forse se ne potevano contare due...forse tre me compreso.

Gli unici punti di riferimento dell'epoca erano due tre negozi, situati nel nord del nostro paese.… con un paio di gestori abbastanza esperti e altri due o tre personaggi validi che ruotavano intorno ad essi, quindi per avere informazioni e reperire i materiali necessari introvabili nella mia zona, dovevo un paio do volte l'anno migrare a nord per qualche giorno e rivolgermi a loro per gli acquisti.

Verso il 1975 avevo raggiunto una notevole notorietà nelle regioni del centro Italia e mi trovai ad un bivio tecnico e non solo, avevo capito che i loop stretti e le code veloci non mi avrebbero portato i risultati che volevo in pesca pratica, abbandonai questa tecnica che allora INIZIAVA ad andare per la maggiore, ( e ancora va alla grande), per passare ai lanci rallentati e rimbalzati in tutte le varianti possibili, dovetti anche fare un'altra scelta, OSSIA!, dato che le richieste erano altissime darmi all'insegnamento della tecnica mosca in tutte le sue varie componenti, quindi iniziare a cazzeggiare sui prati palestre ecc. ecc. ( come all'ora fecero in molti ), o dedicare questo mio tempo non lavorativo alla pratica, cercando di sviluppare e migliorare la mia già notevolissima specializzazione in questo campo,…. Non ebbi il ben che minimo dubbio nello scegliere quest'ultima opzione,….E FECI LA COSA GIUSTA!!!.

 

Arrivarono cosi gli anni ottanta, la cosa che saltò immediatamente ai miei occhi fu che nei primi anni iniziarono a raffica a comparire ovunque dei SUPER ESPERTI, l'imput venne dato da alcune riviste di settore dell'epoca che iniziarono a trattare regolarmente l'argomento, chi ebbe la fortuna di pubblicare i primi articoli diventò ( PIU' O MENO CORRETTI CHE FOSSERO ), in automatico l'esperto del momento...forza della carta stampata.

Per quanto mi riguarda il solo ed unico nome che è stato, è, e resterà per sempre indelebile nella mia mente è quello di MARIO RICCARDI, un grande pescatore e un grande uomo, con un grado di adattamento all'ambiente e un senso dell'acqua ineguagliabile, una poliedricità e una capacità tecnica da far letteralmente SCOMPARIRE tutti i maestri - santoni comparsi poi successivamente nella scena nazionale e non solo sino ai NOSTRI GIORNI.

 

Gran Lanciatore, attento ideatore e realizzatore di artificiali, usava indistintamente in maniera magistrale in base alle reali necessità del luogo e del momento, mosca secca, ninfa classica, mosca sommersa e streamer, io lo conobbi piuttosto bene dato che è stato il mio primo ed unico maestro, infatti l'unico corso serio della mia vita l'ho fatto con Lui nel lontano 1965 dal 1° al 6 di Giugno presso il MUSEO DELLA SCENZA E DELLA TECNICA ( tale era l'importanza dell'evento a quei tempi ), via San Vittore 21 Milano, avevo solo tredici anni, ma ero un giovanottone biondo e atletico alto 1,85 mt. Per 74 kg. di poderosi scattanti muscoli, il costo totale per i 6 giorni di lezione è stato di 12.000 lire.

Ricordo l'ultimo pomeriggio in pesca pratica sulle sponde del Ticino, nei pressi di Vigevano, allora c'erano Temoli e Marmorate, mica come oggi!! siluri a go go, già erano diversi anni che pescavo a mosca e il mio lancio….compresa doppia trazione era perfetto, in un paio d'ore catturai un paio di temolotti niente male, Mario mi si avvicinò e sentenziò…..sarai un pescatore a mosca perfetto.

Quest'uomo era un vero Docente più che Laureato in questa materia e il suo insegnamento era perfetto.

Negli ultimi cento e più anni questa Tecnica storicamente si è presentata sulla scena mondiale con le seguenti componenti, tecnica di lancio, mosca secca, ninfa, mosca sommersa, streamer e costruzione artificiali, questo grande personaggio le conosceva a menadito TUTTE e le insegnava con grandissima perizia e maestria.

 

VORREI RICHIAMARE LA VOSTRA ATTENZIONE SUL SEGUENTE RAGIONAMENTO

Quando sei in età scolastica e frequenti una qualsiasi scuola, il maestro non può insegnarti una materia in modo incompleto o marginale.

ESEMPIO!!, la geografia comprende tutto il globo, non è che il professore può insegnarti solo quella Europea perché è l'unica che a lui piace preferisce e conosce, QUESTO E' L'ABISSO CHE SEPARA MARIO RICCARDI DA TUTTI GLI ALTRI PRESUNTI “MEZZI MAESTRI” AVVICENDATISI NEGLI ANNI SUCCESSIVI,…...E' CHIARO QUESTO CONCETTO!!!,

Un insegnante che si rispetti deve per forza di cose conoscere a menadito tutte le numerose componenti riguardanti un qualsiasi corso di specializzazione…...DIVERSAMENTE NON E' UN VERO MAESTRO ma un grande QUAQUARAQUA', MA NON VI SIETE ANCORA RESI CONTO CHE IN REALTA' IN ITALIA NEGI ULTIMI 100 ANNI NEL CAMPO DELLA MOSCA C'E' STATO UN SOLO UNICO GRANDE MAESTRO!!. ( teniamo presente ciò nel prosieguo della lettura )

 

Di eredi questo grandissimo pescatore ne ha lasciati veramente pochi, 4 – 5 personaggi (decisamente solitari), questi non si sono mai voluti mettere in mostra per un semplice motivo, nel nostro amato paese è più importante seguito ed apprezzato dalla gente, un comodo, fantasioso allegorico spettacolo circense (tratti sintetici a pesca facilitata), che rompersi le gambe lungo fiumi e torrenti selvaggi confrontandosi con una vera e dura realtà.

Chiaramente altri nomi oltre a quello del mio Mito non ne faccio ( anche perché sarebbe necessario farne a centinaia), inoltre molte di queste persone non sono più di questo mondo, ma abbiamo compreso tutti di chi stiamo parlando, posso solo dire che oltre ad averli conosciuti tutti molto bene e frequentati fin da giovanissimo penso di aver iniziato a dedicarmi a questa tecnica prima di moltissimi di loro.

Considerando che a quel tempo passavo i fine settimana dal Sesia all'Agri o dal Nera al Sangro ecc. ecc. con estrema facilità, più e più volte li ho incontrati lungo i miei fiumi e torrenti preferiti, nei primissimi anni 70 fortunatamente sono stato uno dei primi in Italia a costruire dal grezzo, modificare, testare ed usare le prime canne in graffite, più e più volte in quegli incontri più o meno occasionali sono stato interpellato da diversi di loro interessati al nuovissimo prodotto…… E NON SOLO PER QUELLO!!.

Voglio raccontarvi un episodio abbastanza significativo, mi trovavo sulle sponde del Tirino, splendido fiume Abruzzese, che conoscevo benissimo avendolo iniziato a frequentare dall'età di sei anni ( la mia famiglia aveva amicizie nel vicino paesello di Capestrano ), non ricordo benissimo ma penso che corresse l'anno 1982 / 1984, quando arrivavi in questo splendido contesto sceglievi un tratto dove la riva era sgombra e nelle ore centrali insidiavi le moltissime trote che avevi a tiro, sia con la tecnica della ninfa che della secca, in quel preciso momento i pesci stavano bollando numerosi quindi al momento stavo usavo la secca.

 

Ad una trentina di metri da me arrivò un signore che io conoscevo benissimo e anche lui conosceva me, uno di quelli diventati famosi con la carta stampata, io nel frattempo con spettacolari lanci diagonali ed angolati in doppia trazione, (necessari su questo fiume a causa del vento), da sponda a sponda, ( il Tirino in quella zona poteva più o meno essere largo dai 15 ai 20 mt. ), incannavo una trota dietro l'altra, in continuazione e la cosa andò avanti per un paio d'ore, purtroppo costui in questo lasso di tempo non riusci a farne salire nessuna nonostante ne avesse a tiro parecchie, penso a causa del vento, della coda troppo sottile, del finale troppo corto e di una imitazione non adeguata nel suo insieme, ad un certo punto questo si avvicinò a me, dicendomi testualmente queste parole; Ma come fai a catturare trote con questo ritmo?, ho dovuto usare tutto il mio coraggio per venirti a chiedere che imitazione e finale stai usando, io molto gentilmente dopo averlo salutato mostrai la mia interpretazione, si trattava di una emergente di ephemerella ignita su amo corto del 18 così assemblata, codine cortissime due tre millimetri, corpo in calamo spellato di hackles beige chiaro, ala in punta d'hackles grigio scuro, collarino molto corto e rado in gallo grigio chiaro…… gli mostrai anche il mio finale, un trafilato conico 1x più 40 centimetri di 0,20 e un tip di un paio di metri di 0,14, mi fece i complimenti e ci salutammo….. a quei tempi ero una vera e propria macchina da pesca, molto, molto,…….MOLTO!!! più efficace e cattivo di oggi.

In questo decennio i fiumi italiani godevano di ottima salute da nord a sud, le popolazioni indigene si riproducevano alla grande e non esistevano problemi per noi lupi solitari……

 

Poi qualcuno...., trovatosi al posto giusto nel momento giusto, nonostante non costruisse artificiali metodicamente, preferendo famosi modelli del commercio, nonostante non pescasse e non conoscesse la tecnica della NINFA CLASSICA in tutte le sue possibili sfumature, tanto che se in sua presenza qualcuno minimamente si permetteva di sfiorare l'argomento diventava subito nervoso ( a me è successo diverse volte ), inoltre non riesco ancora a capire perché snobbasse e non avesse la ben che minima infarinatura della tecnica della SOMMERSA classica e dello STREAMER, se poi qualcuno sbadatamente si azzardava a parlare di doppia trazione.....allora si che diventava una furia!!…...non era in grado di farla correttamente!!…. Ma non ditelo a nessuno!!.

 

Questo signore e tantissimi altri, è stato un fautore sostenitore assoluto della MOSCA SECCA, per lui esisteva solo questa, sicuramente bella e spettacolare, ma onestamente ( io che le pratico tutte, secca, ninfa classica, sommersa e streamer e le conosco alla perfezione DA OLTRE 50 ANNI ), devo mettervi con i piedi per terra, dato che è anche la tecnica “PIU' FACILE IN ASSOLUTO”, addirittura direi da principianti, perché si svolge in superficie e tutte le fasi sono ben visibili……. E guarda caso!!, QUASI TUTTI QUESTI BARONI E MAESTRI PIU' FAMOSI INSEGNANO E CALDEGGIANO SOLO LA TECNICA A SECCA..ma guarda un po che stranezza….e coincidenza!!.

 

Ma ce la vogliamo togliere questa pietra dalla scarpa una volta per tutte?!, la tecnica a secca è bellissima spettacolare la più amata da tutti, anche io la preferisco e quando ci sono le condizioni non perdo mai l'occasione di metterla in atto, ma con estrema correttezza e obbiettività asserisco CHE E' LA TECNICA PIU' FACILE IN ASSOLUTO, ….........infatti il 99,99% dei nuovi lanciatori appena usciti da un corso iniziano a familiarizzare proprio con essa e ciò che resta, lo 001 % parte con le classiche 2 sommerse.

 

Quanto precedentemente asserito non vuole assolutamente essere una critica, ognuno sceglie ciò che più gli piace e ne ha tutto il sacrosanto diritto, vuole invece mettere in luce con estrema obbiettività le reali effettive, concrete capacità tecniche dell'individuo o degli individui in questione.

Tuttalpiù questi …..OPPORTUNISTI hanno lanciato delle vere e proprie inutili tendenze moda che come tutte le cose futili sono destinate dopo qualche anno al decadimento, asserisco ciò con assoluta cognizione di causa avendo io lavorato tutta la vita con estremo successo nel campo della moda-e, mentre sappiamo tutti che la vera Arte non tramonta mai.

Nonostante le innumerevoli croniche lacune questa, ed altre VOLPI OPPORTUNISTE, cucitosi a dosso un elegante abito etico tecnico su misura ( un certo tipo di lancio e una sola unica tecnica ), ebbe l'idea a scopo di lucro di aprire una delle prime scuola di pesca a mosca ( più lancio che tutto il resto ), quindi iniziarono a raffica i corsi, prima per principianti, poi MAESTRI ISTRUTTORI (niente di male in tutto ciò solo che da quel momento in poi nasceranno ovunque nuove scuole, e nuove VOLPI (tutte brutte fotocopie l'una dell'altra), in questo decennio migliaia e migliaia di pescatori furono convogliati verso questa tecnica, dividendosi in una miriade di club in ogni regione italiana, che a loro volta fecero opera di divulgazione e uno o più corsi stagionali…

 

CON LA SCUSA DELLA SOSTENIBILITA'DELL'ECOSISTEMA FIUME, HANNO VOLUTO FAR DIVENTARE DI TUTTI QUESTA NOBILE TECNICA, SNATURANDO COSI' LA SUA PRIMORDIALE ESSENZA…….OSSIA!,…. ( E' UN UOMO SPECIALE CHE RENDE SPECIALE QUESTA TIPOLOGIA DI PESCA …...QUESTA DI PER SE NON RENDE SPECIALE NESSUNO ). ( questa cosa non andrebbe mai dimenticata, ma loro non ci hanno fatto caso)

 

Da questo momento in poi la distorsione di tutto il sistema fu tale che negli anni a venire fino ai nostri giorni L'OBBIETTIVITA' E L'ETICA SCOMPARVE COMPLETAMENTE DALLA MENTE DEI NUVI ADEPTI, E UDITE! UDITE!!, il pescatore più bravo e capace non era più quello che lungo fiumi e torrenti incontaminati conseguiva maggior successi degli altri, in taglia del pescato, qualità dello stesso, numero delle catture, capacità di lancio da risolvere in toto le difficoltà incontrate in ambiente naturale, saper costruire imitazioni logiche ed efficacissime in pesca reale,.….MA COLUI CHE SU DI UN PRATO, UN TRATTO A PESCA FACILITATA, O UNA PALESTRA, LUNGO FIUMI E TORRENTI LIBERI (mai), con un inutile lancio teso di otto dieci metri al massimo DAVA PIU' ...”SPETTACOLO”, di questa sconcertante realtà non se ne accorse nessuno….e sottolineo NESSUNO!!!…….PRATICAMENTE UN'UNICA TIPOLOGIA DI VEZZOSO LANCIO DELLA CODA COME SOPRA DESCRITTO DIVENNE PER TUTTI UN FINE E NON PIU' UN MEZZO.

 

POI!!!, come se già non bastasse questi GRANDI MAESTRI!?!?, con la scusa di condividere esperienze e altro iniziarono ad imbrancarsi come le pecore, questi incontri programmati ad arte su tutto il territorio Nazionale in realtà servivano soprattutto per auto promuovere le loro presunte abilità, in tali occasioni viene sfoggiato di tutto e di più, ma sono pochissimi quelli che hanno qualcosa di concreto ed interessante da mostrare, quindi solitamente si comincia con una sequela di inutili spettacolari costruzioni di artificiali, fatte esclusivamente per meravigliare e catturare l'attenzione di chi le sta guardando, si continua con una infinità di gadget inerenti questa tecnica, sempre di fattura spettacolare ma inutili, poi qualche volta ma non sempre, attrezzature da pesca più o meno storiche che a loro volta sono belle a vedersi ma fondamentalmente non servono a nulla, se non a conoscere un po di storia, a volte succedeva che anche attrezzature moderne sia in legno che in graffite vengano messe in bella mostra per essere vendute in questi palcoscenici, ma anche in questo caso il più delle volte esse rispecchiano la moda del momento senza soddisfare le reali esigenze di pesca pratica.

 

Inoltre in questi raduni dal carattere prettamente esibizionistico, questi signori amano tanto farsi i complimenti tra di loro e fotografarsi e pavoneggiarsi gli uni accanto agli altri ( tanto per dimostrare che anche loro ci sono ), per poi potersene vantare godendone a dismisura,…...ma ad un occhio esperto come il mio ( per 50 anni il mio lavoro ha richiesto una attenta preparazione nel campo della Psicologia Comportamentale, Sociale e delle Relazioni Umane ), l'unica cosa che traspare in modo netto ed inconfutabile in moltissimi di loro ( quasi in tutti ) è l'enorme invidia che nutrono gli uni verso gli altri ( brutta brutta!, malattia!!! ).

Ogni tanto qualche personaggio valido per errore ci capita in queste goliardiche riunioni, ma sono veramente una rarità….( l'eccezione che serve a confermare la regola ).!!

 

Questi pseudo esperti purtroppo non si resero conto che non si diventa affatto PESCATORI A MOSCA frequentando un breve corso teorico di lancio, con una infinitesimale infarinatura di entomologia e costruzione artificiali, successe così che i pescatori a mosca non nascevano più spontaneamente lungo i fiumi e i torrenti con una lunga gavetta come succedeva normalmente negli ultimi cento anni, ma vennero invece allevati artificialmente ( come i polli di batteria ) in prati e aule…..ecc. ecc.,...chiaramente dopo aver sborsato UN PO' DI SOLDINI.

Questa enorme massa di lanciatori pescatori decisamente famelici ma inesperti venutisi a creare in questi brevissimi corsi in quegli anni e nei successivi, si fiondarono nei nostri fiumi e torrenti migliori e iniziarono a fare un cappotto dietro l'altro, le difficilissime scorbutiche trote autoctone non stavano al loro gioco…. E giù a lamentarsi!,...non ci sono più PESCI...( accusando sempre noi vecchi ).

In un giorno molto FUNESTO un “GIGANTESCO IMBECILLE COGLIONE PAZZO FUORI DI TESTA” iniziò a fare queste inutili deliranti considerazioni; le trote fanno poche uova rispetto ad altri pesci, la loro riproduzione naturale è scarsa, ecc.ecc., BISOGNA FARE QUALCOSA PER INCREMENTARE LE POPOLAZIONI... DISSERO!.

 

Non pensarono minimamente che MIGLIAIA E MIGLIAIA di anni di adattamento e selezione naturale negli ostili freddi, tormentati torrenti aveva già senza nessun minimo errore selezionato il modo più efficace e corretto per il mantenimento e la proliferazione della specie, solo un individuo PRESUNTUOSO E DEMENTE poteva fare queste stupide inutili considerazioni….ma furono in moltissimi a credergli e di conseguenza iniziarono con l'aiuto e la complicità della politica ad appropriarsi dei luoghi migliori dei nostri fiumi per poterli gestire a loro piacimento.

Questi omuncoli opportunisti pensarono che chiudendo i tratti migliori e facendo pagare un salato permesso avrebbero escluso la massa ottenendo così ciò che volevano, ...ossia!!….fiumi quasi liberi e catture a gogo!!, ma non fu così….i pesci selvatici con il loro atavico comportamento non era proprio pane per i loro denti.

 

In questo stesso periodo nelle acque libere si inizio a parlare di autoregolamentazione nelle catture e della pratica del no kill, cose buone se fatte correttamente, mentre le gare di pesca a mosca si stavano diffondendo velocemente in tutto il mondo.

Detto questo arriviamo alla fine di questo ancora meraviglioso decennio, anche se i presupposti non sono affatto confortanti per il futuro .

Io mi sono immediatamente reso conto dell'enorme danno che queste zone a pagamento avrebbero creato, nel centro Italia la prima fu quella istituita nelle immediate vicinanze di Castel di Sangro…..poi agli inizi degli anni 90..se non erro nel 1994 fu istituita anche una lunga zona no kill su fiume Nera a valle di Borgo Cerreto, e così via in tutta Italia.

 

Io già da molti anni frequentavo questi luoghi ( immediatamente abbandonati dopo la creazione delle riserve ) e ho toccato direttamente con mano e in prima persona l'evoluzione di questi stupendi fiumi, ora in poche parole cercherò di raccontarveli;

Quando negli anni 60 – 70 – 80 ti recavi sul Sangro la zona in questione era libera e veniva da tutti pescata e bracconata con ogni mezzo per 365 giorni all'anno, ma allora non era affatto difficile vedere nel suo breve tratto...dallo scivolo a valle del paese alla confluenza della zittola, diverse grandi trote che bollavano imperterrite, inoltre la popolazione era decisamente cospicua e composta da trote autoctone in tutte le calassi d'età, dopo la creazione della zona no kill e l'inizio in automatico dei ripopolamenti con trote di altro ceppo, tutto questo ben di DIO piano piano è andato perduto, tant'è che oggi se lo percorri tutto al massimo si potranno scorgere solo pochi pesci di secchio e nella totalità dei casi si tratta di iridee pronto pesca.

 

Il Nera in quegli stessi anni era letteralmente imballato di trote, ovunque ti trovassi all'imbrunite potevi scorgere centinaia e centinaia di bollate e gli esemplari di svariati chili erano una consuetudine, ricordo che avevo l'abitudine di recarmi in questo splendido corso nel periodo della frega,….di solito febbraio, non potreste mai immaginare!, ovunque ti recassi da Visso a Marmore in poche centinaia di metri di fiume si potevano contare migliaia di punti di nidificazione, a quei tempi la riproduzione naturale compensava totalmente i prelievi che a quei tempi erano selvaggi ed indiscriminati, primo, la pesca professionale e il bracconaggio più che selvaggio imperversava per 365 giorni all'anno.

Andateci ora in febbraio a vedere i punti di nidificazione!…….con vostra grande fortuna nel tratto più alto forse in 4 – o – 5 chilometri di fiume se siete fortunati potrete vederne un paio…...verso valle da borgo Cerreto in giù il nulla, questa triste sorte piano piano è toccata a quasi tutti i migliori corsi italiani.

 

Entrati nei primi anni 90 i nostri beneamati fiumi e torrenti ancora reggevano bene, nel frattempo l'invasione continuò imperterrita, dato che tutti i SUPER ESPERTI del tempo erano stra convinti che imponendo questa tecnica a quanta più gente possibile e praticando il catch & release in piccole porzioni di fiume e torrenti ...i nostri ecosistemi fluviali si sarebbero mantenuti tutti nelle migliori condizioni!?!?, purtroppo nella realtà non fu così, queste piccole medie e grandi riserve non ressero assolutamente l'urto della famelica massa di nuovi Pammisti…

ALLORA!!, ( senza che nessuno e sottolineo nessuno di questi espertissimi SAPIENTONI si rendesse minimamente conto dell'enorme irreparabile danno che stavano per commettere ),…..si cominciò ad effettuare ripopolamenti su ripopolamenti con trote di ceppo atlantico e ibridi vari, ( che dopo attenta manipolazione genetica vennero denominate trote COLLABORATIVE….praticamente sempre disposte all'abboccata ), questi sconsiderati ripopolamenti di specie aloctone nel decennio successivo si ibrido immancabilmente con le popolazioni indigene imbastardendole, questi ibridi venutisi a creare praticamente sterili piano piano presero il posto delle vecchie popolazioni che diminuirono o smisero completamente di riprodursi naturalmente, questo avvenne non solo nel piccolo o grande tratto gestito, ma malauguratamente fu coinvolto tutto il fiume, quindi una piccola riserva di un paio di chilometri in realtà ha inquinato geneticamente l'intero tratto a monte, DOVE MIGLIAIA DI ANNI DI EVOLUZIONE E SELEZIONE NATURALE AVEVA FORGIATO LE NOSTRE ITALICHE POPOLAZIOI DI SALMONIDI.

DI FATTO IN QUESTI ANNI INIZIO UN ENORME INQUINAMENTO GENETICO, GRAZIE AD ALCUNE LIMITATE RISERVE SI STAVA STRAVOLGENDO L'INTERO ECOSISTEMA DI FIUMI E TORRENTI.

 

Chiaramente i ripopolamenti si effettuavano anche prima della creazione di questi tratti chiusi gestiti con il sistema Catch & Release, ma l'impatto negli anni è stato decisamente diverso, se nei tratti liberi queste secchiate di trote gettate normalmente per l'apertura nell'arco di un paio di settimane venivano praticamente catturate tutte, influivano in modo del tutto marginale o per nulla con le popolazioni indigene, nei tratti riservati o no kill a prelievo praticamente zero vi allignavano per anni ed anni, quindi la loro influenza è stata decisamente più pesante e deleteria, ( e qui siamo al paradosso, questi tratti in realtà hanno avuto un ruolo determinante nella distruzione di interi ecosistemi….altro che tutelare!!!), non è che per capire queste cose è necessario essere scienziati, basta un po di INTELLIGENZA, LOGICA E RAGIONAMENTO.

Quindi per riassumere e sintetizzare, i nostri ecosistemi acquatici montani e pedemontani erano decisamente migliori quando tutti per l'intero anno solare vi pescavano come meglio credevano con ogni mezzo, peggiorando esponenzialmente dopo le sconsiderate inutili immissioni di trote di secchio e comparsa dei tratti no kill.

 

Arriviamo agli anni 2000, purtroppo non vi erano i presupposti per gioire, un lento inesorabile degrado stava letteralmente travolgendo noi pescatori fondamentalisti, in questo decennio vennero incrementate ulteriormente le scuole di lancio, di conseguenza dietro pagamento di un discreto balzello spuntavano a centinaia di migliaia nuovi lanciatori, allo stesso tempo i tratti gestiti si moltiplicarono a dismisura ovunque, praticamente i danni già fatti negli anni precedenti vennero incrementati ulteriormente senza che nessuno se ne avvedesse.

In questo decennio fu la teoria a farla da padrone, se volevi apprendere l'arte dovevi passare ovviamente pagando nelle mani di questi signori, alcuni di essi barando e mentendo clamorosamente predicavano che il fiume non ti insegna nulla e che se volevi imparare a pescare a mosca dovevi rivolgerti a loro, SPUDORATI!!...o semplicemente stolti interessati, non si sono resi conto che tutto ciò che stavano facendo in realtà li rendeva ridicoli agli occhi delle persone intelligenti,…..figurarsi poi cosa potevamo pensare a riguardo noi vecchi, dato che sapevamo benissimo come si costruisce realmente un eccellente pescatore a Mosca.

L'unica scuola è l'esempio pratico dato da un vecchio esperto saggio, da svolgersi per lungo tempo solo, sempre, ed esclusivamente lungo fiumi e torrenti in azione di pesca reale.

Niente TRATTI GESTITI, niente PRATI, niente AULE, tuttalpiù questi ultimi due dovevano essere l'eccezione e non la regola.

 

Si arriva decisamente messi malissimo nel 2010, la prima cosa che saltò subito alla mia attenzione e che se nel decennio precedente con la sola licenza di pesca e tre o quattro permessi potevi pescare in tutta l'Italia, ora succedeva che ne dovevi richiedere quattro o cinque per pescare nella sola tua regione, che moltiplicato per 20…..più o meno fanno cento permessi per essere in regola in tutto il territorio nazionale, forse mi sono tenuto un po basso!, sono stra convinto che ne servirebbero molti molti di più, con un esborso in denaro decisamente rilevante.

Secondo me questo tipo di gestione Regione per Regione è decisamente demenziale e limita la libertà di noi pescatori tutti, faccio un esempio pratico; se negli anni 80 potevi tranquillamente trascorrere un fine settimana di 3 giorni...come ho sempre fatto io con moglie e figli al seguito...4 individui….sul Sesia, Ticino, Adda, Piave, Meduna, Isonzo, Adige,...ecc.ecc. fino ad arrivare a tutti i fiumi più o meno importanti del centro sud, con relative spese trasferta vitto e alloggio si dava un notevolissimo ingente contributo al comparto del turismo delle varie regioni, attualmente vista la pazzesca burocrazia e la reale difficoltà incontrata da tutti i giramondo come me ciò non è più possibile,…...per farla breve tutti gli enti preposti alla gestione, Provincie e Regioni hanno scelto che era meglio un uovo oggi ( permesso di pesca 10 – 15 euro ) che una gallina domani (centinaia e centinaia di euro spesi in trasferte vitto e alloggio ).

Praticamente io che ho sempre girato per anni e anni tutto il nostro paese per la pesca, attualmente frequento al massimo 3 – 4 Regioni e stacco 3 o 4 tesserini Regionali..con pochissimi 2 o 3 al massimo permessi particolari, la ragione principale per cui ho limitato moltissimo i miei spostamenti sono solo ed esclusivamente dovuti alle incombenze burocratiche…...Ringraziando Dio in tutta la mia vita non ho mai avuto problemi di danaro che è sempre stato l'ultimissimo dei miei pensieri.

 

Nei primissimi anni di questo decennio iniziarono a comparire grazie alle gare quelli che io definisco i finti pescatori a mosca, ( pescatori che essendo decisamente negati e assolutamente non in grado di apprendere correttamente il lancio della coda, iniziarono una tecnica che definirei al tocco con esca artificiale), praticamente gente che si veste come noi usa la stessa attrezzatura ma entrano in pesca senza coda di topo e senza imitazioni, a loro servono solo scatole e scatole stracolme con ami con pallina metallica in testa, possibilmente in tungsteno con un sottile corpo colorato, da ribaltare all'infinito verso monte a pochissimi metri dal cimino della canna da mosca rigorosamente di 10' – 11' piedi… per effettuare una passata di pochi metri rasentando il fondo, praticamente il lancio elemento fino ad allora importantissimo ( vero emblema del sistema ) non serve più e la coda di topo è stata sostituita da un filo di nylon che può spaziare tra lo 0,25 e lo. 0,30….NONOSTANTE CONTINUARONO IMPERTERRITI A DEFINIRLA PESCA A MOSCA, non mi dilungo ulteriormente sull'argomento dato non rientra assolutamente nel contesto di cui sto scrivendo.

Verso il 2015 qualcuno finalmente!! incominciò a rendersi conto effettivamente dell'enorme disastro che tutta la pesca sportiva in generale, con i pescatori a mosca….. “di allevamento” in testa avevano fatto, quindi in tutte le associazioni e in tutti i club si ritorno “ TROPPO TARDI ”a parlare di ETICA….una parola strana da tantissimo tempo dimenticata da tutti e del completo depauperamento delle popolazioni autoctone, ahimè!, oramai perdute.

 

Il bello fu che nella stragrande maggioranza di casi si inizio a predicare bene, ma nella pura realtà tutti questi personaggi che negli ultimi 25 - 30 anni hanno di fatto gestito l'informazione e i fiumi a livello nazionale continuarono imperterriti a razzolare malissimo, infatti anche in questo periodo nascono nuove riserve praticamente aperte tutto l'anno…...dove le trote immesse anche se collaborative decisamente sotto pressione punte e ripunte sono arrivate a rifiutare tutte le tipologie di insetti veri,...alimentandosi solo ed esclusivamente con microscopiche pupe di chironomo, allora?!?!……. Giù nuovi ripopolamenti con materiale di secchio più COLLABORATIVO.

Ma possibile dopo anni e anni di ripopolamenti selvaggi ( SIETE PROPRIO DE COCCIO! ) non riuscite a capire che più ne seminate di pollastre e più sarete costretti a seminarne!!, NON AVETE ANCORA CAPITO CHE CIO' CHE NASCE SUL FIUME RESTA SUL FIUME, MENTRE TUTTO CIO' CHE CI BUTTATE VOI FINISCE INESORABILMENTE IN MALORA O IN MARE ( vedasi fenomeno delle trote alle foci dei fiumi in Maggio).

In questi ultimi cinque anni qualche piccolo passo in avanti è stato fatto, perlomeno qui nel centro Italia dove diverse regioni nelle acque di categoria A stanno eradicando trote aloctone da piccoli ruscelli ancora indenni dall'inquinamento sostituendole con ceppi...DNA alla mano di trote endemiche del territorio alzando la misura minima a 32 centimetri, speriamo che l'opera continui, la strada ancora è assai lunga ma almeno è iniziata.

 

Purtroppo l'intelligenza non la puoi acquisire e farla tua partecipando ad un….CORSO DI LANCIO, o ci nasci con questa dote oggi assai rara oppure….resti un demente qualsiasi, in questi miei anni di PESCA AMOSCA ne ho visti veramente tanti….troppi, gente che oltre a distruggere la nostra etica hanno distrutto i nostri fiumi e tutt'ora pretendono di insegnarci come si fa…...RIDICOLI!!!.

L'attuale situazione 2020 continua ad essere decisamente negativa e vi spiego brevemente perché, in Italia attualmente convivono migliaia e migliaia di pescatori con la mosca, la metà di essi credono di essere dei MAESTRI!?!?, ma in realtà sono solo delle esatte fotocopie l'uno dell'altro, altro che artisti!!, in pratica dei gusci vuoti riempiti con scarso pessimo materiale altrui raccattato quasi esclusivamente da un'unica fonte…. E questa, scusate!! non è vera arte!!

In realtà i veri MAESTRI A 360 gradi ( e in giro c'è ne sono veramente pochi ), praticano e conoscono perfettamente nelle loro varie varianti tutte queste tecniche; MOSCA SECCA, quella di Alford, NINFA, quella di Skues, MOSCA SOMMERSA, quella che da migliaia di anni si pratica nelle nostre valli Alpine o Appenniniche e lo STREAMER.

Sapete perché tanto tempo fa è stata abbandonata la lingua Latina?." (Il latino è una lingua precisa, essenziale ), perché inadeguata alle nuove esigenze del moderno progresso, quando è iniziata l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, dei buffoni,….e oggi ce ne sono a iosa in tutti i campi, quella lingua antica non andava più bene, mentre l'attuale idioma chiamato ITALIANO permetterà che un qualsiasi farabutto sbruffone da strapazzo sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” POTRA' PARLARE PER DELLE ORE SENZA DIRE ASSOLUTAMENTE NIENTE. Cosa impossibile col latino."

 

Attualmente hanno molto più prestigio i vecchi classici, moderati, attenti, randagi pescatori al tocco che NOI FALSA ELITTE, sicuramente fanno molti meno danni anche se portano a casa un paio di pesci per la tavola.

I moschisti attualmente sono decisamente TROPPI e si stanno comportando come uno sciame di CAVALLETTE impazzite, dove siete arrivati con le vostre esclusive gestioni avete distrutto tutto l'ecosistema primordiale sostituendolo di fatto con uno completamente artificiale a vostro uso e consumo,…..d'altronde dovevate capirlo subito che migliaia e migliaia o più di famelici pescatori FUORI DI TESTA, che vogliono catturare trenta trote ad uscita concentrati in un paio di chilometri o poco più di fiume o torrente mese dopo mese, anno dopo anno, avrebbero fatto solo dei danni irreparabili.

 

Voglio fare una battuta nel mio dialetto...CIAMBOTTI!! ( ingenui, creduloni, illusi e disattenti ), vi hanno insegnato a lanciare la coda di topo, a costruire qualche imitazione, poi vi hanno convogliato senza che ve ne rendeste minimamente conto dentro ad una riserva a trenta euro al giorno a pungere e rilasciare delicatamente trote di secchio, mi ripeto!, CIAMBOTTI!!, la vera PESCA AMOSCA non è quella che vi hanno insegnato!!, per fortuna non tutti ci sono cascati.

Sono più di una decina di anni che mi batto inutilmente per cercare di invertire la rotta mostrando la VERA, UNICA, INDISCUTIBILE E INIMITABILE PESCA CON LA MOSCA,…. E quello che ancora OGGI è in grado di offrire nelle pochissime acque libere ancora rimaste.

In pratica siamo giunti alla fine del mio sfogo e mi sento molto, molto più leggero, la cosa certa è che tutti questi MAESTRI avvicendatisi negli ultimi quarant'anni non ci hanno capito una BEATA MAZZA, mentre le VOLPI ,….concausa dei PRIMI!, hanno compreso fin troppo bene l'enorme opportunità venutasi a creare, ed indisturbati hanno messo in opera delle lucrose industrie della pesca sportiva ovunque, distruggendo la maggior parte dei nostri migliori fiumi, allo stesso tempo nel farlo hanno scucito molti denari a tutti quei POLLI creduloni che pensavano che all'interno di esse si tutelasse qualcosa, In realtà in siffatti luoghi si commette impunemente il REATO DI MALTRATTAMENTO AGLI ANIMALI,……..PAZZI siete dei PAZZI!!.

 

VISTA L'ATTUALE SITUAZIONE IMBARAZZANTE ATTUALMENTE SONO GIUNTO AD ODIARE CIO' CHE HO AMATO PER TUTTA UNA VITA.

Prima di chiudere definitivamente questo mio sfogo voglio rigirare ancora per un attimo il coltello nella piaga, in senso figurato ovviamente!...senza voler fare di tutta un erba un fascio, mi viene da fare questa similitudine; I pescatori con la mosca di oggi sono come i POP CORN,…... OSSIA!….. SCOPPIATI!!,…. Belli colorati ed invitanti a vedersi, gonfi, rigogliosi e bene imburrati all'esterno, solo che quando vai ad assaggiarli si sciolgono in bocca in un attimo e di loro non ti resta più nulla….. ed io non me la sento più di far parte di questa categoria disomogenea, frastagliata in mille correnti e in disaccordo su tutto, dove ad oltranza TUTTI VOGLIONO INSEGNARE A TUTTI COME SI FA, mi dispiace ma questo esercito dove il valore dell'obbiettività è pari a zero, dove la stragrande maggioranza si comportano come la “VOLPE E L'UVA”, SE NON SANNO, NON CONOSCONO, O NON RIENTRA NEL LORO BAGAGLIO TECNICO ALLORA NON VA ASSOLUTAMENTE BENE E DIVENTA AUTOMATICAMENTE MATERIA DA COMBATTERE, SBEFFEGGIARE, DEMONIZARE E CRITICARE PESANTEMENTE.

Tutto ciò non fa più per me!!.

 

Una volta, tanti tanti anni fa, quando ero giovane!, per un attimo, una sola volta, un dubbio mi ha assalito!, hai visto mai che sono io a non essere normale?, i comuni pescatori a mosca non ragionano come me!, Poi ho pensato!; in matematica 2+2 fa sempre 4, siccome il ragionamento razionale e logico è esattamente come la matematica, da qualsiasi lato analizzi la questione ti da sempre lo stesso risultato, da quel momento in poi non ho avuto mai più dubbi ma solo certezze.

Beh!!, ora siamo nel 2020 e noi vecchi viviamo già in un “altro mondo”…..QUELLO DEI BEI RICORDI.

Ma prima di andare a pescare…. in luoghi decisamente PARADISIACI, O…. INFERNALI ( io ho sempre preferito i secondi ), vi voglio sbattere in faccia ( giusto o sbagliato che sia) quella che io reputo la verità...NUDA E CRUDA,……. che forse non avete del tutto ancora compreso.

Ora spetterà a VOI raccontare ai vostri figli e nipoti il seguito della mia storia, augurandomi con tutto il cuore sia…. STORIA migliore……. Ma tenete sempre a mente che sono degli uomini speciali a rendere speciale una qualsiasi tecnica di pesca, LA PESCA A MOSCA non rende SPECIALE NESSUNO!!.

 

Giancarlo Donninelli….ma lo chiamano IL LUPO.



 
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